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Come costruire un antifurto GSM per auto
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Il funzionamento dell'antifurto è molto semplice. Basta impostare un tasto di chiamata rapida sul cellulare sul numero di telefono (fisso o mobile) al quale desiderate essere chiamati nel caso venga premuto il tasto. Ma come si fa a far sì che il ladro ci chiami prima di iniziare ad asportare oggetti dall'interno della nostra automobile?
Basta ad esempio che, aprendo il vano portaoggetti dell'autovettura, faccia inclinare l'ampollina di mercurio che avremo incollato all'interno dello sportello. In questo modo i due fili dell'ampolla vengono messi in corto e se ad essi sono collegati ai due contatti che si trovano sotto il tasto del cellulare (il tasto a cui abbiamo associato la chiamata al nostro numero), ecco che riceveremo nel giro di 7 o 8 secondi una telefonata e ci apparirà come numero chiamante il numero della SIM che avremo inserito nel vecchio cellulare. E' chiaro che dovremo per questo scopo utilizzare una SIM che non usiamo più oppure procurarci una qualsiasi SIM.
Potremo così, nel caso l'automobile sia parcheggiata vicino a dove ci troviamo (casa, ufficio, negozio, ecc..) sorprendere il malvivente all'opera o comunque far intervenire qualcuno.
Se anziché un interruttore a mercurio utilizziamo un interruttore a vibrazione riceveremo una chiamata qualora l'automobile venga urtata, danneggiata o semplicemente venga aperta una portiera (dipende da dove collochiamo l'interruttore).
Erano anni che ogni tanto pensavo di costruire questo antifurto ma c'era un problema che mi bloccava: affinché premendo un tasto di chiamata rapida di un cellulare parta la chiamata è necessario tener premuto per uno o due secondi il tasto.  L'interruttore a vibrazione stabilisce un contatto per un tempo molto più breve e quello al mercurio per un tempo molto più lungo, quindi non avrebbe funzionato. Qualche giorno fa sono capitato casualmente su un forum dove si parla di motociclette e un utente suggeriva di costruire un antifurto di questo genere e forniva anche lo schema. Questo utente aveva risolto il problema del tempo di "pressione" in modo semplicissimo ma intelligente, con un condensatore che immagazzinava la corrente e la forniva poi per il tempo necessario alla bobina del relè. Semplice, solo che io non ci avevo pensato. Ringrazio lo sconosciuto autore del post.
Superato quindi l'ultimo problema mi sono messo all'opera e in meno di un'ora di lavoro l'antifurto era pronto e perfettamente funzionante.

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