UMTS telecamere o GSM
Se l’UMTS è il promotore del cambiamento, il GSM ha ancora molte
carte da giocare. La sua diffusione è così capillare che l’UMTS non è
riuscito ancora a raggiungerla; inoltre, per l’utente generico,
l’esigenza della rete UMTS, di fatto, nasce principalmente per un
accesso veloce ai dati… un esempio? A quanti di voi è mai capitato di
conversare tranquillamente al telefonino e accorgersi di essere sotto
copertura GSM solamente nel vedere il video su Youtube andare a tratti,
tanto da costringervi a spostarvi a destra e a manca, col telefonino in
mano a mo’ di metal detector, in cerca della rete 3G?
Ebbene, per mantenere il servizio delle chiamate, i nostri telefoni, con tecnologia 3G, sono in grado di passare automaticamente dal 3G al 2G qualora il segnale 3G venisse meno. “Bene! E’ una cosa buona!” direte giustamente voi; tuttavia, se in termini di continuità del servizio la bontà della soluzione non fa una piega, sappiate che ciò ci espone nuovamente ad alcune delle vulnerabilità del GSM, anche se di default utilizziamo la rete UMTS. Vi è un attacco, infatti, che sfrutta proprio questo passaggio automatico al 2G… come? Inibendo la comunicazione 3G del telefonino con dei segnali di jamming, in modo da farlo passare automaticamente al 2G, e mettendo in atto alcuni degli attacchi che abbiamo visto possibili sul GSM.
Se siete un tantino paranoici e pensate di essere soggetti ad intercettazioni potete disabilitare il 2G dal vostro cellulare, al più potreste riscontrare un assenza di segnale dove prima telefonavate in tutta tranquillità.
L’UMTS è stato davvero, quindi, il promotore del cambiamento, non solo come paradigma della telefonia mobile, ma anche in termini di sicurezza; tuttavia, la solidità e la capillarità del GSM nella “killer application” della telefonia mobile, ovvero il servizio voce, gli ha permesso di tenere duro e di non cedere tanto facilmente il passo all’UMTS che, invece, si è fatto strada più per motivi di connettività Internet, tramite il servizio dati fornito dalle Internet Key. Ciò ha comportato una vera e propria convivenza tra 2G e 3G, ed è proprio questa convivenza con il GSM, al momento, la vera vulnerabilità di sicurezza dell’UMTS.
Ad ogni modo, il cambiamento l’UMTS l’ha iniziato e, grazie anche e soprattutto all’evoluzione della tecnologia dei device mobili, come gli smartphone e i tablet, i contenuti multimediali sono sempre più gettonati e, di conseguenza, la connessione dati sempre più richiesta al pari del servizio voce. I nuovi dispositivi mobili, infatti, consentono di sfruttare appieno, e con molta più fluidità e facilità d’uso, la convergenza dei servizi voce, video e dati introdotta con l’UMTS. Grazie alle innumerevoli “app” è possibile accedere a servizi di ogni tipo: siano essi utili, inutili, ludici, etc. non ha importanza, l’importante è che soddisfino l’esigenza o la semplice curiosità di ogni tipo di utente.
Questa nuova tendenza sta crescendo esponenzialmente: il telefonino non è più un mezzo per la semplice comunicazione vocale, ma sta diventando un vera e propria interfaccia multimediale che integra la voce, la messaggistica, lo streaming video, i social network, Internet e chi più ne ha più ne metta. Ebbene, di fronte a questa crescita, il GSM stavolta deve proprio cedere il passo e, ironia della sorte, non sarà l’UMTS – che in tutti questi anni ha lottato instancabilmente per sostituirlo – a prendere il suo posto.
All’UMTS dobbiamo il cambiamento del modo di pensare la telefonia mobile e, soprattutto, il consolidamento e il miglioramento della sua sicurezza, ma la palma della vittoria sul GSM non spetta ad esso…una nuova generazione di telefonia mobile si sta facendo avanti cavalcando l’onda del cambiamento generata dall’UMTS, che vedrà capitolare il GSM e… l’UMTS.
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Ebbene, per mantenere il servizio delle chiamate, i nostri telefoni, con tecnologia 3G, sono in grado di passare automaticamente dal 3G al 2G qualora il segnale 3G venisse meno. “Bene! E’ una cosa buona!” direte giustamente voi; tuttavia, se in termini di continuità del servizio la bontà della soluzione non fa una piega, sappiate che ciò ci espone nuovamente ad alcune delle vulnerabilità del GSM, anche se di default utilizziamo la rete UMTS. Vi è un attacco, infatti, che sfrutta proprio questo passaggio automatico al 2G… come? Inibendo la comunicazione 3G del telefonino con dei segnali di jamming, in modo da farlo passare automaticamente al 2G, e mettendo in atto alcuni degli attacchi che abbiamo visto possibili sul GSM.
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Ad ogni modo, il cambiamento l’UMTS l’ha iniziato e, grazie anche e soprattutto all’evoluzione della tecnologia dei device mobili, come gli smartphone e i tablet, i contenuti multimediali sono sempre più gettonati e, di conseguenza, la connessione dati sempre più richiesta al pari del servizio voce. I nuovi dispositivi mobili, infatti, consentono di sfruttare appieno, e con molta più fluidità e facilità d’uso, la convergenza dei servizi voce, video e dati introdotta con l’UMTS. Grazie alle innumerevoli “app” è possibile accedere a servizi di ogni tipo: siano essi utili, inutili, ludici, etc. non ha importanza, l’importante è che soddisfino l’esigenza o la semplice curiosità di ogni tipo di utente.
Questa nuova tendenza sta crescendo esponenzialmente: il telefonino non è più un mezzo per la semplice comunicazione vocale, ma sta diventando un vera e propria interfaccia multimediale che integra la voce, la messaggistica, lo streaming video, i social network, Internet e chi più ne ha più ne metta. Ebbene, di fronte a questa crescita, il GSM stavolta deve proprio cedere il passo e, ironia della sorte, non sarà l’UMTS – che in tutti questi anni ha lottato instancabilmente per sostituirlo – a prendere il suo posto.
All’UMTS dobbiamo il cambiamento del modo di pensare la telefonia mobile e, soprattutto, il consolidamento e il miglioramento della sua sicurezza, ma la palma della vittoria sul GSM non spetta ad esso…una nuova generazione di telefonia mobile si sta facendo avanti cavalcando l’onda del cambiamento generata dall’UMTS, che vedrà capitolare il GSM e… l’UMTS.
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