a palermo microspie piazzate e rilevate

Un boss presento' una denuncia ai carabinieri dopo aver trovato in casa microspie, piazzate dalla polizia. L'insolita circostanza e' agli atti dell'inchiesta sfociata la notte scorsa a Palermo nel blitz della polizia contro il mandamento di Passo di Rigano - Boccadiflaco. A rivolgersi alla stazione dell'Arma di Torretta fu, il 22 marzo del 2005, Vincenzo Brusca, 'reggente' della famiglia mafiosa locale. L'episodio e' stato ricostruito proprio dalle conversazioni intercettate. In casa Brusca un lampadario fece corto circuito, e l'elettricista chiamato per la riparazione trovo' quello che nel colloquio ascoltato dalla polizia viene definito "l'imbroglio con l'antennina". Brusca si rivolse al suo avvocato, che gli consiglio' di denunciare la cosa ai carabinieri. E il boss segui' il consiglio, e oltre a fare denuncia consegno' al maresciallo dell'arma anche un sacchetto di plastica con dentro l'apparato per l'intercettazione. Poi preferi' cambiare aria per un po' e si eclisso da Torretta: secondo gli inquirenti si reco' negli Usa, dove godeva di appoggi e aveva diversi interessi. Brusca venne arrestato pochi mesi dopo. 
fonte agi

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