Street View, Google spiava ma... senza saperlo


Google accusata di violazione della privacy per aver registrato le reti Wi-Fi. Silenzio e indifferenza in Italia.

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Certamente in questi ultimi tempi il gigante di Mountain View ha raccolto critiche e talvolta divieti in varie parti del mondo, specialmente in rapporto al servizio di mappatura fotografica del territorio Street View, dove almeno inizialmente apparivano persone fisiche riprese incosapevolmente per strada mentre attendevano alle loro attività.
Da ultimo in Germania, dove particolarmente severe sono le leggi sulla protezione dei dati personali, l'Authority ha chiesto di verificare i dati Wi-Fi raccolti nell'organizzazione dei servizi per cellulari basati sulla geolocalizzazione.
Sorprendentemente, Google ha dovuto ammettere di aver raccolto "per errore tecnico" e per la durata di circa tre anni, i dati degli utenti inviati attraverso reti aperte in tecnologia Wi-Fi, cioè tutti quei dispositivi che senza fili possono collegarsi alle reti locali.
In tutti i Paesi che già usufruiscono del servizio - ammette sempre Google - la massa dei dati raccolti sarebbe pari a circa 600 Gbyte, anche se nell'insieme i dati raccolti "consistono soltanto in frammenti di attività" delle reti wireless aperte, quindi senza compromettere i servizi codificati o protetti da password.
Google ha già promesso che provvederà comunque a cancellare i dati, frutto di "un progetto sperimentale" usato per le auto del circuito Street View; nelle more, ha soltanto preso contatto con le Authority degli Stati piu interessati dal fenomeno (ovvero i più aggressivi nella difesa della privacy dei propri cittadini) per stabilire "di comune accordo" le modalità della cancellazione.
Per quanto riguarda il Belpaese, tutto tace e nessuno pare essersi accorto di nulla; ma del resto già si sapeva che la nostra è anche la nazione più intercettabile e intercettata al mondo, per cui nessuno più si preoccupa né tanto meno si meraviglia.
fonte ZEUS News

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