I famigerati T-Red tornano sulle strade
I T-Red, i semafori che permettono di rilevare e multare chi passa con il rosso,non sono più illegali: anzi, al termine della verifica tecnica disposta dal Ministero dei Trasporti si scopre che non lo sono mai stati.
Tutto è cominciato quando sui T-Red si sono addensate due accuse: la prima riguardava l'eccessiva brevità del giallo, che sarebbe stata appositamente studiata per cogliere in fallo gli automobilisti e consentire ai Comuni di "fare cassa"; la seconda, avanzata dai carabinieri di due paesi in provincia di Verona, sosteneva che mancasse l'omologazione.
Proprio in seguito a quest'ultima segnalazione è scattata la verifica del Ministero. Secondo i carabinieri la presenza di un relé nei T-Red messi in opera ma non nel modello depositato invalidava l'autorizzazione. Durante le indagini per appurare la verità si è giunti persino all'arresto dell'inventore dei semafori intelligenti, Stefano Arrighetti.
La verifica ha mostrato che, essendo il relé sostituibile con una qualsiasi altra apparecchiatura atta allo stesso scopo, non si tratta diuna parte indispensabile del T-Red stesso, e dunque può non essere presente nel modello presentato per l'omologazione.
Così i semafori intelligenti torneranno sulle strade, e saranno presumibilmente sbloccate le multe emesse dal 2005 a oggi e tenute in sospeso finché la faccenda non fosse chiarita: si tratta di circa 60 milioni di euro che entreranno nelle casse dei Comuni che le avevano emesse.
Resta invece irrisolta la questione del "giallo troppo breve": per definire univocamente la questione l'unica strada pare essere l'intervento del legislatore.
Fino ad allora, in caso di multa si può solo confidare nell'annullamentoda parte del giudice di pace il quale, constatata l'eccessiva brevità, eviterà agli automobilisti la spesa di 150 euro e la decurtazione di sei punti sulla patente.
fonte: zeusnews

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