investigazioni, microspie, ambientali illegali





Nelle carte del Ros il titolare del Salaria Sport Village avrebbe chiesto a una società di sicurezza di verificare negli archivi di Finanze, Interno e Giustizia se esistevano indagini sul gruppo di amici.
 Inchiesta sui grandi eventi: la «cricca» avrebbe tentato di ottenere dati contenuti nelle banche dati di ministeri di Finanze, Giustizia e Interno. Secondo il Ros, attraverso alcune intercettazioni del 2009, il titolare del circolo sportivo Salaria Sport Village avrebbe avuto contatti con una società «abilitata all’esercizio di attività investigativa e di vigilanza», per cercare di venire a conoscenza di possibili indagini penali in corso nei confronti degli indagati.

Sicurezza violata Nell'informativa degli investigatori del 21 febbraio 2009, emerge che tra i soci dell'azienda di sicurezza, c'erano anche una ex fonte Sisde, nonché un ex sindacalista Alitalia, «di fatto investigatore privato sulla piazza di Roma», e un ispettore della Guardia di Finanza di Novara, «direttore e gestore di canali per acquisire informazioni dall'anagrafe tributaria e dallo Sdi». Si tratta di soggetti, scrivono gli investigatori nel rapporto consegnato ai magistrati, che sono finiti in passato nel mirino della procura di Milano che indagava sulla «Security Telecom». In questo caso erano stati accusati, a seconda delle posizioni processuali, di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione di pubblici ufficiali e all'utilizzazione a fini patrimoniali di segreti d'ufficio, consultabili solo da pubblici ufficiali, nonché informazioni riservate acquisite dai servizi di informazione dello Stato italiano e da Stati stranieri, sul loro conto.
Nuovi arresti Intanto non si ferma l'attività delle procure italiane che stanno indagando sui presunti appalti «pilotati». Sarebbe infatti in arrivo una nuova ondata di arresti nei confronti di personaggi coinvolti, a vario titolo, nel presunto giro di appalti irregolari per i lavori per il G8 alla Maddalena, per i Mondiali di Nuoto Roma 2009 e per alcune ristrutturazioni da compiere a Firenze. Gli inquirenti, inoltre, stanno continuando a passare sotto la lente d'ingrandimento i rapporti tra Angelo Balducci, Fabio De Santis e Mauro Della Giovampaola, tutti rinchiusi in carcere, da dove continuano a respingere le contestazioni che li hanno fatti finire dietro le sbarre. Non solo. Nelle nuove informative dei carabinieri del Ros emergono, secondo i pm, le conferme dell'esistenza di un giro di favori legati poi ad assunzioni di amici e parenti della «cricca». Tra queste, di Filippo Balducci, figlio dell'ex presidente del Consiglio nazionale dei lavori pubblici, come dipendente part-time all'Unicef, con un contratto firmato nell'ottobre 2009, pochi giorni dopo un incontro tra Balducci padre e Vincenzo Spadafora, presidente dell'Unicef Italia.
 Pressioni politiche Sempre dai documenti degli investigatori, lo scorso gennaio l'imprenditore Francesco Maria De Vito Piscicelli e l'ex commissario del Nuoto Claudio Rinaldi, hanno avuto numerosi contatti con la segreteria del sindaco di Roma Gianni Alemanno per «far in modo che venga pagata una fattura per lavori di avanzamento» presso la piscina di Valco San Paolo.
Procuratore di Roma 
Intanto, il procuratore capo della Capitale, Giovanni Ferrara, in merito al suo colloquio con l'ex collega Achille Toro, ha voluto sottolineare che «mi chiamò dalla clinica dove si trovava per accertamenti, era spaventato per la vicenda in cui era coinvolto. Gli consigliai di dimettersi e lui mi pregò di preparare la minuta perché non era in grado di farlo». E ancora: «Preparai la minuta e gliela mandai. Lui la ricopiò e me la fece avere. Era molto agitato ed è logico che mi chiamasse visto che ero il suo capo».
Augusto Parboni IL TEMPO

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