Sentenza Google, le motivazioni: "In Internet non è tutto permesso"


Pubblicate le motivazioni della sentenza sul caso Vividown. Dirigenti di Google condannati per mancato rispetto della privacy.

Google motivazioni sentenza privacy Oscar Magi
Sono finalmente note le motivazioni della sentenza con cui il giudice Oscar Magi ha condannato tre dirigenti di Google per il caso del video, finito su YouTube, in cui alcuni ragazzi maltrattavano un compagno di scuola.
"Non esiste la sconfinata prateria di Internet" - ha scritto il giudice - "dove tutto è permesso e niente può essere vietato, pena la scomunica mondiale del popolo del web".
Magi sostiene che l'informativa sulla privacy era "del tutto carente o comunque talmente nascosta nelle condizioni generali del contratto da risultare assolutamente inefficace per i fini previsti dalla legge"per questa inadempienza di Google i suoi tre dirigenti sono stati condannati.

fonte: zeusnews

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