MSI: "Entro tre anni il BIOS sarà morto"
Il Basic Input-Output System ha ancora tre anni di vita. Poi inizierà il regno di UEFI.
A dire la verità, un successore del BIOS (Basic Input-Output System, ossia il firmware che preside alle funzioni di avvio di un PC e che poi carica il sistema operativo) esiste da tempo e tutti i produttori di schede madri, almeno sulla carta, lo supportano: si tratta di EFI (Extensible Firmware Interface).
A parte i Mac - che lo usano da ormai qualche tempo - i normali Pc restano tuttora ancorati al vecchio BIOS, dato che quegli stessi produttori che dicono di supportarlo non paiono molto interessati a implementarlo per davvero.
Le cose potrebbero presto cambiare: secondo quanto dichiarato da un portavoce di MSI - che ha preferito rimanere anonimo - l'azienda ha intenzione di adottare UEFI (Universal Extensible Firmware Interface, un'evoluzione del progetto EFI di ntel) su tutte le proprie schede madri entro la fine dell'anno.
Il passaggio a UEFI, per l'utente comune, comporterà la sparizione della nota - quanto antiquata e, per alcuni, spaventosa - interfaccia a caratteri in luogo di una più attuale veste grafica "punta e clicca".
Per gli sviluppatori, ciò comporterà il passaggio da un software scritto in Assembly a uno scritto in C e alla possibilità di creare un sistema modulare ed espandibile; UEFI, inoltre, non è specifico per iprocessori Intel x86 e, in sé, non ha come scopo principale la sostituzione completa di un Bios.
Come recita il sito ufficiale, "UEFI è un'interfaccia. Può essere implementata su un BIOS tradizionale o su un sistema non-BIOS".
Dal punto di vista dei produttori di schede madri, saranno necessari alcuni cambiamenti. Il dipendente di MSI ha infatti fatto sapere che"Un sistema UEFI è generalmente più grande di un BIOS tradizionale, e la maggior parte delle Rom non sono così grandi, quindi per installare UEFI su una scheda tradizionale non basta una normale installazione".
MSI pensa, in ogni caso, che l'uso di UEFI sia una tendenza cui presto o tardi tutti cederanno e che tale sistema "sarà largamente adottato entro tre anni": per questo non vuole farsi cogliere impreparata.
fonte ZEUS News
A dire la verità, un successore del BIOS (Basic Input-Output System, ossia il firmware che preside alle funzioni di avvio di un PC e che poi carica il sistema operativo) esiste da tempo e tutti i produttori di schede madri, almeno sulla carta, lo supportano: si tratta di EFI (Extensible Firmware Interface).
A parte i Mac - che lo usano da ormai qualche tempo - i normali Pc restano tuttora ancorati al vecchio BIOS, dato che quegli stessi produttori che dicono di supportarlo non paiono molto interessati a implementarlo per davvero.
Le cose potrebbero presto cambiare: secondo quanto dichiarato da un portavoce di MSI - che ha preferito rimanere anonimo - l'azienda ha intenzione di adottare UEFI (Universal Extensible Firmware Interface, un'evoluzione del progetto EFI di ntel) su tutte le proprie schede madri entro la fine dell'anno.
Il passaggio a UEFI, per l'utente comune, comporterà la sparizione della nota - quanto antiquata e, per alcuni, spaventosa - interfaccia a caratteri in luogo di una più attuale veste grafica "punta e clicca".
Per gli sviluppatori, ciò comporterà il passaggio da un software scritto in Assembly a uno scritto in C e alla possibilità di creare un sistema modulare ed espandibile; UEFI, inoltre, non è specifico per iprocessori Intel x86 e, in sé, non ha come scopo principale la sostituzione completa di un Bios.
Come recita il sito ufficiale, "UEFI è un'interfaccia. Può essere implementata su un BIOS tradizionale o su un sistema non-BIOS".
Dal punto di vista dei produttori di schede madri, saranno necessari alcuni cambiamenti. Il dipendente di MSI ha infatti fatto sapere che"Un sistema UEFI è generalmente più grande di un BIOS tradizionale, e la maggior parte delle Rom non sono così grandi, quindi per installare UEFI su una scheda tradizionale non basta una normale installazione".
MSI pensa, in ogni caso, che l'uso di UEFI sia una tendenza cui presto o tardi tutti cederanno e che tale sistema "sarà largamente adottato entro tre anni": per questo non vuole farsi cogliere impreparata.
fonte ZEUS News
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