stalking e microspie: ceva ( cuneo ) duplice omicidio e suicidio per gelosia
CUNEO, DUE GIOVANI UCCISI: KILLER MUORE NELLA NOTTE
È morto nella notte Zoran Yoksimovic, 28 anni, serbo, il giovane che ieri sera a Ceva, un piccolo comune del cuneese, ha ucciso l'ex fidanzata e il suo nuovo compagno e poi ha rivolto il coltello contro se stesso per suicidarsi. Ieri intorno alle 20 è andato ad aspettarli sotto casa con un coltello, e quando sono usciti non ha esitato a colpirli. La prima a cadere sotto i fendenti è stata lei, Katerina Marcovic, 24 anni, croata. Poi a essere colpito è stato anche il suo compagno, Salvatore Ciantia, 34 anni, che si era chinato su di lei per aiutarla. Lei è morta subito, lui è rimasto lucido fino all'arrivo del 118, ma è morto mentre lo portavano all'ospedale di Ceva. L'assassino intanto si è dato alla fuga. I carabinieri sono risaliti a lui grazie ai testimoni. Sono andati a casa sua e lo hanno trovato in un lago di sangue, la gola e i polsi tagliati. È stato trasportato d'urgenza all'ospedale, dove è morto nella notte.
DOPPIO DELITTO Ha ucciso a coltellate una ragazza e l'amico di lei, probabilmente per gelosia. Poi ha tentato di uccidersi con la stessa lama, tagliandosi la gola. Il duplice omicidio ed il tentato suicidio si sono consumati nel giro di poche ore a Ceva, nel Cuneese: la prima a morire è stata Katerina Marcovic, 24 anni, caduta per strada sotto i fendenti. Poi è toccato a Salvatore Ciantia, detto Totò, 28 anni, l'amico siciliano della giovane originaria della ex Jugoslavia: ricoverato all'ospedale di Ceva, è morto poco dopo. Entrambi sarebbero stato accoltellati nel centro del paese, verso le 20 di ieri sera, da Zoran Yoksimovic, 28 anni, croato. È lui che dopo circa tre ore è stato trovato in un alloggio di Ceva, non lontano dal luogo del duplice omicidio, con la gola squarciata dallo stesso coltello usato per uccidere i due giovani. Adesso è ricoverato in gravissime condizioni. I carabinieri stanno adesso cercando di ricostruire i rapporti fra i tre, ma l'ipotesi che si profila è quella del delitto passionale.
AGGREDITI DAVANTI CASA I due giovani uccisi sono stati colpiti sotto casa di Ciantia, in via Moretti, davanti ad un distributore Agip, a pochi passi da un ristorante. L'assassino avrebbe suonato il campanello di casa. I due giovani sarebbero scesi e lui non avrebbe esitato un attimo prima di colpirli. La giovane è stata aggredita sui gradini del portone, il ragazzo un pò più in là: dopo aver capito le intenzioni dell'assassino, aveva cercato, probabilmente, di scappare. L'aggressore è quindi fuggito a piedi. Sarebbe stato un testimone a dare le indicazioni per identificarlo e quindi rintracciarlo poco dopo, nell'alloggio dove ha tentato il suicidio. Katerina era in Italia da regolare, disoccupata. Aveva lavorato, per parecchi anni, come badante presso una famiglia titolare di una ditta di distribuzione bibite gassate. Ora stava cercando lavoro e da un pò di tempo frequentava Salvatore Ciantia.
fonte leggo.it
È morto nella notte Zoran Yoksimovic, 28 anni, serbo, il giovane che ieri sera a Ceva, un piccolo comune del cuneese, ha ucciso l'ex fidanzata e il suo nuovo compagno e poi ha rivolto il coltello contro se stesso per suicidarsi. Ieri intorno alle 20 è andato ad aspettarli sotto casa con un coltello, e quando sono usciti non ha esitato a colpirli. La prima a cadere sotto i fendenti è stata lei, Katerina Marcovic, 24 anni, croata. Poi a essere colpito è stato anche il suo compagno, Salvatore Ciantia, 34 anni, che si era chinato su di lei per aiutarla. Lei è morta subito, lui è rimasto lucido fino all'arrivo del 118, ma è morto mentre lo portavano all'ospedale di Ceva. L'assassino intanto si è dato alla fuga. I carabinieri sono risaliti a lui grazie ai testimoni. Sono andati a casa sua e lo hanno trovato in un lago di sangue, la gola e i polsi tagliati. È stato trasportato d'urgenza all'ospedale, dove è morto nella notte.
DOPPIO DELITTO Ha ucciso a coltellate una ragazza e l'amico di lei, probabilmente per gelosia. Poi ha tentato di uccidersi con la stessa lama, tagliandosi la gola. Il duplice omicidio ed il tentato suicidio si sono consumati nel giro di poche ore a Ceva, nel Cuneese: la prima a morire è stata Katerina Marcovic, 24 anni, caduta per strada sotto i fendenti. Poi è toccato a Salvatore Ciantia, detto Totò, 28 anni, l'amico siciliano della giovane originaria della ex Jugoslavia: ricoverato all'ospedale di Ceva, è morto poco dopo. Entrambi sarebbero stato accoltellati nel centro del paese, verso le 20 di ieri sera, da Zoran Yoksimovic, 28 anni, croato. È lui che dopo circa tre ore è stato trovato in un alloggio di Ceva, non lontano dal luogo del duplice omicidio, con la gola squarciata dallo stesso coltello usato per uccidere i due giovani. Adesso è ricoverato in gravissime condizioni. I carabinieri stanno adesso cercando di ricostruire i rapporti fra i tre, ma l'ipotesi che si profila è quella del delitto passionale.
AGGREDITI DAVANTI CASA I due giovani uccisi sono stati colpiti sotto casa di Ciantia, in via Moretti, davanti ad un distributore Agip, a pochi passi da un ristorante. L'assassino avrebbe suonato il campanello di casa. I due giovani sarebbero scesi e lui non avrebbe esitato un attimo prima di colpirli. La giovane è stata aggredita sui gradini del portone, il ragazzo un pò più in là: dopo aver capito le intenzioni dell'assassino, aveva cercato, probabilmente, di scappare. L'aggressore è quindi fuggito a piedi. Sarebbe stato un testimone a dare le indicazioni per identificarlo e quindi rintracciarlo poco dopo, nell'alloggio dove ha tentato il suicidio. Katerina era in Italia da regolare, disoccupata. Aveva lavorato, per parecchi anni, come badante presso una famiglia titolare di una ditta di distribuzione bibite gassate. Ora stava cercando lavoro e da un pò di tempo frequentava Salvatore Ciantia.
fonte leggo.it
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