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Casa sua era diventata una specie di market dell’eroina, un punto di riferimento per i tossicodipendenti che arrivavano a San Cataldo da ogni parte. E non a caso il nome del blitz antidroga condotto stanotte dai carabinieri della Compagnia di Caltanissetta, e in particolare della Tenenza di San Cataldo, si chiama Piazza Pulita, prendendo il nome dal cognome di Giovanni Piazza, che secondo gli investigatori era il principale canale per la fornitura di eroina nella sua città, ma che riceveva eroinomani anche da Caltanissetta. Venti persone, su 22 dei provvedimenti spiccati dal Gip su richiesta dei magistrati della Dda, sono stati arrestati con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di droga e spaccio di stupefacenti in corso. In manette sono finiti il sancataldese Giovanni Piazza, la compagna Raffaella Andolina, Marcello Di Natale e la fidanzata Eliana Carrubba, Maurizio Sollami detto “u Minusciaru”, Marco Scalzo, Marisa Caruso, Gesuele Chiarenza, Leonardo Vigneri, Fabio Falzone soprannominato “Ercolino”, Katiuscia Vullo, Pietro Mulone, Aristide Salerno, Giuseppe Messina, Gianluca Di Natale, Davide Giordano, Emanuele Culora, Gianpiero Arrostuto, tutti di San Cataldo, e il palermitano Giovanni Beone. Due sono ancora irreperibili, ma vi sono altri indagati. È lo spaccio impressionante di eroina il centro dell’inchiesta, acquistata il più delle volte a Palermo. Quell’eroina che tra maggio e ottobre del 2007, solo a San Cataldo, aveva causato la morte per overdose di Calogero Lipani e poi il ricovero in ospedale di un altro giovane. Poi la lunga serie di arresti in flagranza che hanno fatto accendere i riflettori su Piazza e la sua compagna e riempito di microspie l’abitazione di via Leoncavallo. I tossicodipendenti che uscivano da casa loro venivano fermati e presi con la droga. Una telecamera nascosta ha filmato i momenti clou dello smercio. L’arrivo dei corrieri che giungevano da Palermo con i carichi di droga, il confezionamento, il peso, chi l’eroina se la sniffava e chi se la iniettava perfino davanti ad una bambina, figlio di uno degli arrestati. Tutto sotto lo sguardo degli investigatori, come in una sorta di Grande Fratello. Solo a Giovanni Piazza, i carabinieri contestano ben centoventi ipotesi di cessione di eroina.
   

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