intercettazioni ambientali telefoniche quanto costano ?

Il Paese è spaccato in due. Da una parte ci sono gli intercettati, dall’altra ci sono quelli che, attraverso i giornali “ascoltano” le loro conversazioni telefoniche. Ma una cosa accomuna tutti: la bolletta da pagare.
Le intercettazioni telefoniche sono la voce più consistente tra le spese sostenute dal Ministero della Giustizia. Secondo i dati forniti da via Arenula, nel 2006 il “controllo degli indagati” è costato poco meno di 224 milioni di euro. Nell’anno precedente la spesa era stata anche maggiore: quasi 287 milioni. La riduzione è forse dovuta alle misure adottate per contenere i costi, ad esempio, del noleggio delle apparecchiature, passato da 70 a 20 euro al giorno. Una ricerca elaborata dall’Eurispes rileva che in soli cinque anni, dal 2000 al 2004, le intercettazioni telefoniche sono aumentate del 128 per cento.

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Ipotizzando che per ogni utenza controllata siano coinvolte un centinaio di persone diverse (familiari, amici, colleghi), nel decennio 1995-2004 si arrivano a contare 30 milioni di italiani ascoltati dal “grande orecchio”. Significa che tre persone su quattro nella fascia d’età tra i 15 e i 70 anni sono state, o continuano a essere, intercettate.
Dai dati del Ministero si può ricavare anche una classifica dei distretti giudiziari che più ricorrono a questo tipo di monitoraggio. Nel 2006 quelli in cui è stato emesso il maggior numero di autorizzazioni alle intercettazioni telefoniche sono stati: Roma (8.461), Milano (7.440), Napoli (6.498), Bologna (5.072) e Palermo (3.754).
fonte blog.panorama.it

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