Intercettazioni telefoniche Ruby Berlusconi

389 pagine di intercettazioni telefoniche fra Ruby e il Presidente del Consiglio

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Ieri Dagospia aveva pubblicato il faldone di 389 pagine dell'invito a presentarsi inviato dalla Procura di Milano alla Camera e indirizzato, ovviamente, a Silvio Berlusconi. Il file risulta rimosso, ma potete trovarlo integralmente qui. 
E grazie alla rete l'effetto domino della riproduzione delle copie è inarrestabile. Leggiamo ad esempio su Pandemia di Luca Conti: 
C'era da aspettarselo. Nell'era del digitale, se i giornalisti riescono a far filtrare dalle procure documenti, intercettazioni telefoniche e altro, possibile che nulla finisca direttamente in rete? Ovviamente no ed ecco a distanza di un paio di giorni dalla trasmissione degli atti, segretissimi (!), al Parlamento, filtrare una copia in PDF, prima su Dagospia, poi su torrent e su Slideshare.
Anche se qualcuno raggiungesse Slideshare, che ha sede negli USA, per chiedere la rimozione del documento, ormai è troppo tardi. Chissà quante copie ne sono state già fatte! Dove sta il documento? Qua.
Su Il Post diretto da Luca Sofri invece trovate il riassunto di quanto è scritto in quelle 389 pagine: 
Nel tardo pomeriggio di ieri il sito Dagospia ha diffuso online il testo integrale dell'invito a presentarsi recapitato la settimana scorsa a Silvio Berlusconi dalla procura di Milano: le 389 pagine che contengono le prove raccolte dai magistrati a carico del presidente del Consiglio, le trascrizioni delle intercettazioni, in ultima istanza le ragioni per cui questi accusano Berlusconi di concussione e utilizzo della prostituzione minorile. Il testo integrale del documento è lungo 389 pagine ed è raccolto in un file pdf, una scansione con successiva traduzione in testo delle immagini scansionate: il file risulta essere stato creato il 17 gennaio alle 21,32, quindi con ogni probabilità il documento è trapelato non dalla procura bensì dalla giunta per le autorizzazioni della Camera, dove era custodito proprio dal 17 gennaio.
Per ragioni giudiziariamente del tutto legittime, il documento è pieno di parti di conversazioni, nomi di persone, numeri di telefono e dati personali la cui diffusione pubblica non è assolutamente giustificabile. Per questa ragione, come abbiamo scritto ieri sera, il Post non lo ha ripreso nella sua interezza: abbiamo esaminato però il documento e pubblichiamo di seguito tutto quello che ci sembra abbia rilevanza pubblica e giornalistica, relativamente alle accuse di cui è oggetto il Presidente del Consiglio.
fonte blogosfere

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