intercettazioni quanto costano ai cittadini

Walter Nicolotti, presidente di Iliia: ''Se lo Stato chiude il rubinetto dei pagamenti dovuti, sarà difficile andare avanti. E i casi mediatici non ci aiutano''. Le aziende sul mercato: ''La crisi non ci tocca perché ci rivolgiamo ad aziende e privati''

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Una 'stretta' da parte del governo sul tema delle intercettazioni? ''Non ce n'è bisogno, l'effetto è già stato ottenuto con le tante imprese che sono state costrette a chiudere i battenti per effetto dei mancati pagamenti da parte dello Stato alle aziende del settore. Un credito che è arrivato ormai a 500 milioni di euro complessivi''. Lo sottolinea all'Adnkronos Walter Nicolotti, presidente di Iliia, l'associazione che raccoglie l'adesione di circa sessanta aziende specializzate nella produzione di microspie e strumenti tecnologici di supporto alle attività della polizia giudiziaria su disposizione della magistratura. ''Ci sono fatture - aggiunge Nicolotti - che attendono il pagamento addirittura dal 2006, una situazione che sta generando una moria di imprese di settore. Purtroppo - rileva - il settore risente da sempre dell'emotività che accompagna il tema delle intercettazioni. Sull'onda di casi di cronaca o di polemiche politiche, ciclicamente si sente parlare di riduzioni, limitazioni, vincoli. E alla fine chi ci rimette sono soltanto i lavoratori del settore''.


Le aziende che si occupano di installazione, produzione, assistenza tecnica e servizi di noleggio di attrezzature per l'intercettazione telefonica, ambientale e video, ''vivono quindi un momento difficile. Se lo Stato chiude il rubinetto dei pagamenti dovuti, sarà difficile andare avanti. E i casi mediatici - osserva - non ci aiutano''.

Le aziende private presenti sul mercato o attive nelle vendite on line di apparecchiature tecnologiche di questo tipo affermano di non risentire troppo della crisi. Il vero business, infatti, risiede nelle forniture ai privati o alle aziende. ''E comunque - premette Edoardo Mangiapane, titolare di 'Bonifiche Italia' - non è corretto parlare di intercettazioni in senso stretto. Noi vendiamo sistemi di videosorveglianza o apparecchiature per l'ascolto ambientale. Si tratta di tecnologie di libera vendita, poi sta a chi le compra farne un uso lecito''.

Anche alla 'D&F Electronics' di Milano sottolineano che ''un eventuale provvedimento del governo sulle intercettazioni non cambierebbe nulla''. Il settore, spiegano all'azienda specializzata in apparecchiature di controllo e localizzazione, ''risente un po' della crisi economica generale ma la situazione non dipende certo dalle polemiche di queste settimane sulle intercettazioni''.
fonte adnkronos

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