spiare moglie marito auto

Quanti di voi lettori hanno desiderato sapere e spiare gli spostamenti di un figlio, figlia appena maggiorenne o di una moglie un eccessivamente intraprendente o un marito sfuggente o magari spiare le conversazioni che si effettuano all’interno dell’abitacolo dell’autovettura, mediante delle microspie piazzate qua e là in macchina o magari con l’uso di un 

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 gps localizzatore satellitare  tracciarne tutti gli spostamenti in tempo reale. Fino a poco tempo fà sembrava reato spiare un marito o una moglie fedifraga ma la Suprema Corte ha prosciolto 22 persone di Brescia, come agenzie investigative e clienti stessi che avevano commissionato lo spionaggio di moglie, marito, figli ecc.  Gli spioni accusati di spionaggio e intromissione nella vita vita privata con intercettazioni ambientali e localizzzione satellitare – con apparati atti alle intercettazioni e localizzazione satellitari il coniuge fedifrago, o presunto tale. Vai a localizzatori satellitari . La suprema corte ha decretato che se l’auto è parcheggiata o si trova in una via pubblica la privacy decade per le parole scambiate fra amanti o fra persone faccia a faccia: la Cassazione ha constatato che sono presenti norme che trattano la riservatezza delle conversazioni telefoniche, telegrafiche, telematiche e informatiche ma nulla che possa difendere, delle microspie degli investigatori privati. Per ‘colpa’ di questo vuoto normativo la Procura di Brescia si è vista respingere il ricorso presentato a Piazza Cavour con la dichiarazione di “non doversi procedere”. La Quinta sezione penale della Cassazione, con la sentenza 12042 – tutela la riservatezza delle persone che si trovano in autovettura privata sulla pubblica via”: confermando la sentenza pronunciata dal GUP Lorenzo Benini che, il 13 giugno 2007, aveva prosciolto i ventidue spioni tra i quali un tecnico’ che su commissione di sei agenzie investigative aveva messo sotto controllo diverse macchine. Nessuna norma incriminatrice – le norme sulla privacy hanno effetto solo per le abitazioni e per quel che si dice in conversazioni realizzate con “uno strumento per comunicare a distanza”. Dunque, non commette “interferenza illecita nella vita privata” chi spia o fa spiare quel che si dice nell’auto altrui.
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