Scopri se sei mai stato tradito

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Essere fedeli al nostro desiderio è il criterio della felicità possibile su questa terra (Massimo Recalcati Intervista ottobre 2012). Scopri se sei mai stato tradito
Immediatamente dense di significato ci appaiono le parole di Recalcati. Chi di noi non si è emozionato a leggerle? E’ possibile avere un criterio di felicità possibile… Che bellezza. Ma come facciamo a riconoscere il nostro desiderio? Come la mettiamo quando desideriamo contemporaneamente due cose in conflitto tra loro? Ecco che non appena abbiamo trovato una risposta, la nostra mente “a tradimento” ci pone domande che ci rimettono in discussione. Scopri se sei mai stato tradito. Scopri se sei tradito
Non è casuale l’espressione “a tradimento”, perché una delle situazioni più comuni in cui entriamo in conflitto con i nostri desideri è proprio quella in cui siamo spinti a mettere in atto un tradimento, per esempio della persona amata. Scopri se sei mai stato tradito Spesso di fronte alla scelta di agire o meno il tradimento sentiamo che qualsiasi decisione prenderemo ci lascerà comunque insoddisfatti. Allora che fare, tradire o non tradire? Al nostro cuore la scelta. Ma che cosa è il tradimento? E cosa ci spinge a tradire? Si può tradire la persona amata dicevamo, ma anche un amico, la famiglia, la patria, i propri ideali, un proprio progetto. Potremmo continuare all’infinito, perché infinite sono le cose in cui poter credere nella vita. Perché, infatti, ci sia un tradimento è necessario che prima si sia creduto in qualcosa o in qualcuno. Scopri se sei mai stato tradito
Il tradimento dunque è un evento relazionale. Credere significa avere un accordo con se stessi o con un altro e tradire significa attaccare quell’accordo. In una coppia quando uno dei due attori tradisce non aggredisce l’altro in quanto persona, ma la relazione che ha con l’altro. Stare insieme vuol dire nutrire aspettative nei confronti dell’altro, condividere speranze, sogni, creare un noi che dà senso a quella relazione, la sostanzia e le dà valore. Con il tradimento ci allontaniamo dalla relazione, vanifichiamo quel noi. Scopri se sei mai stato tradito Perché ci si senta traditi infatti non è necessario che il nostro partner intraprenda una relazione con un altro uomo o un’altra donna, ma basta che il nostro compagno non dia più valore ad una semplice abitudine che condividevamo con lui, che la nostra amata non ci difenda più “a prescindere” in una discussione tra amici, che uno dei due controlli il diario o il telefono dell’altro. Certo non tutti i tradimenti sono uguali, non per tutte le forme di tradimento proviamo lo stesso dolore, ma ciò che accomuna le azioni del tradire è che queste segnano sempre un cambiamento nel rapporto.Scopri se sei mai stato tradito
Il tradimento è una dichiarazione simbolica di estraniamento, di presa di distanza dal rapporto anche quando non è frutto di una volontà determinata e consapevole; è proprio questo l’aspetto più doloroso sia per chi è tradito che per chi tradisce. Il tradimento ci pone di fronte alla necessità di ridefinire il nostro ruolo nella relazione e noi stessi a partire proprio da quella relazione e probabilmente dal fallimento di quella relazione. Solo in questo modo l’evento e il vissuto del tradimento possono diventare risorse per riorganizzare quel rapporto da cui per diversi motivi abbiamo avuto necessità di allontanarci. Scopri se sei mai stato tradito
E’ molto più rassicurante pensare che ci sia una vittima ed un carnefice, che il tradimento sia l’atto volontario di una sola persona, piuttosto che considerarlo il frutto di una relazione. I cambiamenti ci fanno soffrire perché creano incertezza, disorientamento ed è legittimo sperare che possa tornare “tutto come prima”, ma questa illusione allontanandoci dalla realtà ci avvicina solo ad un ulteriore fallimento. Ripensare il tradimento come rivelazione di qualcosa di sé e del rapporto piuttosto che condannarlo è un processo complesso perché il tradimento è tra le esperienze relazionali più cariche di emozioni.
Chi non ricorda una delle frasi più famose del film “Harry ti presento Sally”: “Jess: Un matrimonio non finisce mai solo per un’infedeltà: quello è un sintomo che qualcos’altro non va. Harry: Ah, sì? Beh, quel sintomo si scopa mia moglie!”.
Come potremmo non empatizzare con Harry almeno con una parte di noi? E’ qui la sfida.
Chi non sa pensare alle proprie emozioni non affronterà la sfida e subirà il tradimento come qualcosa di intollerabile. Scopri se sei mai stato tradito
Gli adolescenti hanno bisogno di condannare il tradimento perché la loro identità è ancora fragile. Durante l’adolescenza ogni promessa mancata, ogni segreto svelato diventa una ferita inguaribile perché l’identità si costruisce attraverso il rapporto con gli altri, attraverso la fiducia. Eppure affinché si costruisca un’autonomia individuale è necessario che proprio in adolescenza si inizi a “tradire” la famiglia. In questo caso parliamo di tradimento come emancipazione da un sistema collusivo che vede i figli sempre dipendenti dai genitori limitandone il processo di formazione dell’ identità; è necessario che essi tradiscano i giudizi assoluti, le logiche del “tutto o nulla”. E allora tradire o non tradire? E’ sempre nostra la scelta, ma con la consapevolezza che è proprio nell’esperienza del tradimento -pensato, agito, subito, temuto- che si giocano i momenti più importanti della nostra esistenza.
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